La lettera di diffida è un atto privato che viene redatto e inviato dall’avvocato di un Cliente, e al contrario degli atti giuridici, non ha nessun contatto diretto con il tribunale.
Attraverso questo atto, una parte privata, invita un’altra parte a compiere un’azione o ad astenersi da un determinato comportamento. Ci sono diversi modi di inviare la lettera di diffida, ma principalmente ci si avvale della posta raccomandata con ricevuta di ritorno e della posta elettronica certificata, comprensive di intimazione ad adempiere, l’indicazione di un termine adeguato e dichiarazione che il contratto si intende risolto in caso di inadempimento.
In particolare, lo scopo principale della lettera di diffida è quello di sollecitare il destinatario a compiere o non compiere una determinata azione, inviandogli “un’ultima possibilità” prima di procedere con l’avvio di una causa o la richiesta di un decreto ingiuntivo.
Per quanto riguarda invece il costo di tale atto, tutto dipende dal valore della controversia. In altre parole, più è alta la posta in gioco, tanto più si pagherà l’avvocato per stipulare tale lettera. Questo significa che una lettera di diffida per ottenere il pagamento di un debito di 250 euro, non avrà lo stesso prezzo di una lettera per un debito di 250.000 euro, nonostante il contenuto dell’atto rimanga invariato.
Ma analizziamo per gradi tale documento.
Chi stipula la lettera di diffida?
Non è necessario che sia l’avvocato a scrivere la diffida legale, può scriverla chiunque: un consulente, un commercialista, tu stesso. L’importante è che la lettera dia evidenza del fatto che tu hai conferito a tale soggetto il mandato di assisterti e difenderti.
Tuttavia, il più delle volte si sceglie di affidarsi ad un avvocato. Perché? Perché si ritiene che la carta intestata di un avvocato o di uno studio legale effettui una pressione maggiore e coinvolga l’interessato in modo migliore.
Come si fa la lettera? Quanto costa?
Innanzitutto la lettera deve essere spedita con una modalità che consenta la prova del ricevimento, quindi attraverso:
- raccomandata A/R
- posta elettronica certificata
- fax
Per quanto riguarda il contenuto, la legge non stabilisce parametri definiti, è però importante spiegare il diritto fatto valere ed il termine concesso all’interessato per adempiere.
D’altro canto, per quanto riguarda il costo, non esiste un tariffario da rispettare, ognuno dunque è libero di formulare offerte libere ai propri clienti, l’unico effettivo punto da tenere in considerazione, come su riportato, è il valore della controversia.