Per i professionisti molto spesso risulta difficile identificare il titolare effettivo di una società, in quanto in presenza di variegate composizioni azionarie.
Qual è la definizione corretta di titolare effettivo?
In accordo con la nuova Direttiva Antiriciclaggio, si definisce titolare effettivo «la persona fisica o le persone fisiche, diverse dal cliente, nell’interesse della quale o delle quali, in ultima istanza, il rapporto continuativo è instaurato, la prestazione professionale è resa o l’operazione è eseguita. Nel caso in cui il cliente sia un soggetto diverso da una persona fisica, è titolare effettivo la persona fisica o le persone fisiche che possiedono o esercitano il controllo diretto o indiretto sul cliente».
In aggiunta, vengono successivamente definiti i concetti di proprietà diretta ed indiretta. Per quanto riguarda la prima ci si riferisce a persone fisiche che detengono la titolarità di una partecipazione superiore al 25% del capitale del cliente. Invece, per quanto riguarda la proprietà indiretta viene chiarito che essa fa riferimento alla titolarità di partecipazioni per più del 25% del capitale del cliente, posseduto per il tramite di società controllate, fiduciarie o per interposta persona.
Nel caso in cui, la proprietà indiretta o diretta non possa essere attribuita, per le società di capitali, il titolare effettivo va ricercato nelle seguenti figure:
- Nella persona che controlla la maggioranza dei voti in assemblea ordinaria;
- Nella persona che controlla voti a sufficienza per esercitare un’influenza dominante in assemblea ordinaria;
- Nella persona che esercita in assemblea ordinaria un’influenza dominante.
Infine, in via residuale, ovvero nel caso in cui non sia possibile individuare il titolare effettivo con i criteri sopra descritti, è possibile applicare un ultimo criterio, tale per cui il soggetto è individuabile nelle «persone fisiche titolari, conformemente ai rispettivi assetti organizzativi o statutari, di poteri di rappresentanza legale, amministrazione o direzione della società o del cliente».
Ma quali sono i soggetti con l’obbligo di verifica?
In accordo con la normativa vigente, tutti i professionisti che si interfacciano con clienti hanno l’obbligo di individuare il titolare effettivo. Nello specifico si fa riferimento a: notai, commercialisti, avvocati, CAF, associazioni di categoria e patronati.
In effetti, solo successivamente l’identificazione del titolare effettivo è possibile per il professionista fornire prestazioni professionali, se tale obbligo viene violato, è possibile incorrere in sanzioni amministrative dai 2000 ai 5000€.
Fonte: Il Sole 24 ore / La legge per tutti